il nome di Traini su un caricatore usato per l'attentato di Christchurch |
Intanto l'estrema destra suprematista, neofascista e neonazi cresce in tutto il mondo occidentale, libera di muoversi ed esprimersi come le pare.
Lo sanno gli antifa militanti che si prendono bastonate dalla polizia sotto ogni governo, quando cercano di contrastare un fenomeno palesemente anticostituzionale, ma tollerato e anzi favorito per fini di parte.
Quello che è accaduto in Nuova Zelanda poche ore fa ci dà la misura del pericolo neonazi. Uno dei fucili usati dagli attentatori aveva scritto il nome di Luca Traini, quel nazi che a Macerata si è messo a sparare contro chiunque avesse la pelle nera.
Il fenomeno è in espansione. Una delle sue culle è l'Ucraina del golpe di Euromaidan. Lì si addestrano i nazisti, con esperti NATO e israeliani. Una lebbra che è al servizio dei servizi occidentali. Come l'Isis.
Un terrorismo non sempre sotto controllo ma che ha le sue basi culturali e valoriali nel clima creato dalle destre "normali" come quelle di Salvini e della Le Pen. Perché per arrivare a sparare a un africano occorre vivere in un humus che ti dice prima gli italiani, chiudere i porti, foera di bal, neri delinquenti e spacciatori...
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