lunedì 29 ottobre 2018

TAP, DELLE DUE L'UNA: I CINQUESTELLE O SONO CRETINI O IN MALAFEDE

Io non ho gli strumenti e le fonti per capire se le penali ci sono o no nella vicenda del gasdotto TAP. Sono però più propenso a credere agli attivisti salentini che in queste ore stanno manifestando contro quello che ritengono a giusta ragione un vero tradimento da parte dei loro eletti pentastellati.
Ma non è questo il punto.
Voglio fare un esempio molto semplice: uno stato che va in guerra altrimenti ci sono le penali con le industrie delle armi. Siamo alla demenza pura.
Se si dovessero seguire le regolette del mercato non ci sarebbe mai alcun vero cambiamento. Ora invece abbiamo i fustigatori della morale e del malaffare che si cambiano velocemente in polli allo spiedo dei potentati e delle mafie. Infatti, uno degli argomenti a discapito del TAP, oltre alla distruzione del territorio, la pericolosità per i territori sismici che attraversa e i tumori che propagherà tra la popolazione è la sua nascita poco chiara, che parla di mafie, mazzette europee, di regimi totalitari come l'Arzebaijan.
Le penali, se ci fossero, varrebbero più della distruzione del territorio e della salute, nonché alla rinuncia di dare una svolta ai rapporti tra governo e malaffare quando se ne presenta l'occasione? Andatelo a spiegare ai cittadini, cari imbecilli spergiuri.
I casi sono due cari pentastellati: o eravate cretini prima nel fare gli sparaballe in campagna elettorale senza documentarvi, oppure eravate in malafede se lo avete fatto con scienza e coscenza. Non c'è una terza opzione.
E questa è una delle ragioni delle vostra futura debacle.

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