lunedì 20 gennaio 2020

Gorizia tu sii maledetta

Un migrante georgiano, "ospite" del CPR di Gradisca (Gorizia) è morto per "cause misteriose". In realtà per un pestaggio in piena regola da parte della polizia, in stile Cucchi. Qui un resoconto dei fatti. Alcune considerazioni vanno fatte. I CPR sono dei veri e propri lager dove delle persone vengono tenute in condizioni di detenzione finché non viene deciso di rispedirle da dove sono venute. Persone che non hanno commesso reati. Ma è così fin dalla legge Turco Napolitano: i luoghi di detenzione si sono chiamati in modo diverso, ma le condizioni di degrado, spesso proprio disumane, sono sempre state le medesime.

Quindi, l'atteggiamento sia delle destre che delle "sinistre" su tutta la questione è nei fatti pressoché identico: una presunta emergenza su cui intervenire con logiche poliziesche e discriminatorie. Solo la sinistra antagonista in tutti questi anni si è mobilitata contro questo schifo e per una vera politica di accoglienza e integrazione: dai centri sociali a diverse organizzazioni come Potere al Popolo e del sindacalismo di base come USB o SiCobas.

Anche tutta le pletora di leoni da tastiera del buonismo, alla fine sceglie l'aguzzino più buono, il PD, dimenticandosi che proprio Minniti ha inaugurato con l'accordo fatto con i criminali di stato libici l'era dei lager in Libia. E che i decreti sicurezza perfezionati da Salvini ne sono la conseguenza. Un tandem inossidabile tra forcaioli che si beccano nel teatrino dei pupi, ma poi fanno le stesse cose sulla pelle dei migranti e dei poveri.

Non starò a fare analisi più approfondite sull'argomento in questa sede, ma per me parlano le lotte che le compagne e i compagni fanno nei campi dell'agroalimentare schiavistico e dei caporali come USB, parla Aboubakar Soumahoro con il suo infaticabile lavoro di tutela e affermazione dei diritti dei lavoratori migranti, parlano i lavoratori della logistica repressi, multati e inquisiti da una polizia e magistratura sempre schierate con i padroni.

La lotta dei migranti nei CPR come nelle filiere del supersfruttamento capitalistico sono una parte importante della lotta di classe che deve saldarsi con le lotte sociali e sul lavoro di tutto il proletariato.

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