In Venezuela non c'è alcuna dittatura, alcuna guerra civile. E' quello che vogliono farci credere con l'operazione bamboccio, Guaidò, uno zimbello formato dagli apparati statunitensi di intelligence e associazioni golpiste, delle "rivoluzioni arancioni" come la CANVAS e indotto ad autoproclamarsi presidente del Venezuela, senza alcun potere, senza alcun mandato popolare, solo per proseguire la strategia di aggressione della Repubblica Bolivariana e il suo presidente legittimo Nicolas Maduro.Chi sostiene Guaidò è complice dei possibili atti di guerra e delle relative migliaia di morti, delle distruzioni come da copione libico, ucraino, iracheno e siriano.
Chi sostiene Guaidò è di fatto un criminale da tastiera o da bouvette.
Parlo dell'Unione Europea nei suoi organismi di regime e di tutti i partiti politici bipartisan, che si sono accodati ai diktat degli USA.
Parlo dei giornalisti che continuano a fabbricare menzogne sul Venezuela e a fare i passacarte delle veline della CIA. Ma tutti costoro si ricordino: chi crea le premesse per una guerra è parte in causa della guerra stessa.
Parlo dell'Unione Europea nei suoi organismi di regime e di tutti i partiti politici bipartisan, che si sono accodati ai diktat degli USA.
Parlo dei giornalisti che continuano a fabbricare menzogne sul Venezuela e a fare i passacarte delle veline della CIA. Ma tutti costoro si ricordino: chi crea le premesse per una guerra è parte in causa della guerra stessa.
Bene hanno fatto le autorità venezuelane a respingere all'aeroporto di Caracas, dopo averli avvertiti prima della partenza, i cinque deputati del PPE, venuti per fare un po' di teatro con il golpista.
Sarebbe come se dei deputati esteri sbarcassero a Fiumicino contro Mattarella e per sostenere un millantato presidente italiano. Cosa farebbe la polizia italiana?
Sarebbe come se dei deputati esteri sbarcassero a Fiumicino contro Mattarella e per sostenere un millantato presidente italiano. Cosa farebbe la polizia italiana?
E' ora che il mondo, quella parte di mondo civile si mobiliti. Ne abbiamo viste e ne stiamo vedendo troppe: USA e NATO fanno guerre ovunque ci sia petrolio, ovunque il dollaro si indebolisce, ovunque ci sia da controllare un'area geostrategica, ovunque possa essere alimentato il warfare: il mercato delle armi con i suoi complessi militari industriali.
E' ora di finirla con questa escalation dell'Occidente contro gli altri paesi.
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