mercoledì 20 febbraio 2019

In Venezuela non c'è alcuna dittatura

In Venezuela non c'è alcuna dittatura, alcuna guerra civile. E' quello che vogliono farci credere con l'operazione bamboccio, Guaidò, uno zimbello formato dagli apparati statunitensi di intelligence e associazioni golpiste, delle "rivoluzioni arancioni" come la CANVAS e indotto ad autoproclamarsi presidente del Venezuela, senza alcun potere, senza alcun mandato popolare, solo per proseguire la strategia di aggressione della Repubblica Bolivariana e il suo presidente legittimo Nicolas Maduro.Chi sostiene Guaidò è complice dei possibili atti di guerra e delle relative migliaia di morti, delle distruzioni come da copione libico, ucraino, iracheno e siriano.
Chi sostiene Guaidò è di fatto un criminale da tastiera o da bouvette.

Parlo dell'Unione Europea nei suoi organismi di regime e di tutti i partiti politici bipartisan, che si sono accodati ai diktat degli USA.
Parlo dei giornalisti che continuano a fabbricare menzogne sul Venezuela e a fare i passacarte delle veline della CIA. Ma tutti costoro si ricordino: chi crea le premesse per una guerra è parte in causa della guerra stessa.
Bene hanno fatto le autorità venezuelane a respingere all'aeroporto di Caracas, dopo averli avvertiti prima della partenza, i cinque deputati del PPE, venuti per fare un po' di teatro con il golpista.
Sarebbe come se dei deputati esteri sbarcassero a Fiumicino contro Mattarella e per sostenere un millantato presidente italiano. Cosa farebbe la polizia italiana?

E' ora che il mondo, quella parte di mondo civile si mobiliti. Ne abbiamo viste e ne stiamo vedendo troppe: USA e NATO fanno guerre ovunque ci sia petrolio, ovunque il dollaro si indebolisce, ovunque ci sia da controllare un'area geostrategica, ovunque possa essere alimentato il warfare: il mercato delle armi con i suoi complessi militari industriali.
E' ora di finirla con questa escalation dell'Occidente contro gli altri paesi.

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