domenica 30 giugno 2019

I ladri di bambini

Se siete arrivati in questa pagina probabilmente è perché siete stati indirizzati qui da chi nella sua vita ha solo due strumenti: un ventilatore e una tonnellata di merda.
Dato che non ho intenzione di farmi dare del rossobruno o del fascio-leghista da chicchessia, anche da chi dimostra tutta la sua scarsa credibilità, vi spiego un paio di cose.

La mia famiglia è antifascista da generazioni. Mio nonno, membro del CLN durante la Resistenza, è morto per i postumi di bastonate fasciste. Mio cugino, suo nipote, medico condotto e anche lui partigiano in forze alla 63ma BGT Garibaldi “Bolero” è stato fucilato da un battaglione delle SS in località Grizzana Morandi (Bologna) proprio nei giorni in cui si compiva l’eccidio di Monte Sole (Marzabotto).

Sono comunista da almento 45 anni. Contro i fasci ho sempre lottato e anche in questi ultimi anni ho partecipato a presidi e manifestazioni contro Lega, Casapound e Forza Nuova.

Qui sotto ho lasciato l’articolo, per altro datato al giugno scorso, su cui il soggetto ha speculato per definirmi oltretutto “pericolosissimo punto di congiunzione tra rossobruni e compagni”.
Giudicate voi...



Scandalo dei bambini sottratti nel reggiano: un verminaio ben più vasto nella logica del welfare privatizzato e messo a profitto.
*riflessioni limitate a quanto appreso dai media mainstream e soggette ancora a dibattito con compagne e compagni. Considerazioni che nulla hanno a che vedere con l'oscena campagna mediatica messa in atto dalle destre su Bibbiano.


La vicenda degli orchi del reggiano (non si possono definire in altro modo, leggi qui) che fanno un business sulla pelle di bambini e genitori, alterando test e inventando patologie, tossicodipendenze, ecc., in realtà sta scoprendo una prassi molto comune e consolidata nei tribunali, servizi all'infanzia, assitenti sociali, psicologi e quant’altro.


Infatti l’inchiesta che sta scoperchiando il verminaio che partiva da giudici e assitenti sociali per arrivare a famiglie di conoscenti con disponibilità economiche e amicizie altolocate, sta evidenziando che lo stesso meccanismo, senza (ma non si sa) i risvolti più raccapriccianti (assistenti sociali travestiti da mostri e disegni modificati con immagini pornografiche), è una filiera piuttosto comune nel nostro paese. Questo stato di fatto è stato denunciato da francesco Morcavallo (leggi qui), per anni giudice al tribunale di Bologna.

Da sempre, diversi giudici, con provvedimenti di provvisorietà (quindi non impugnabili) e la complicità di assistenti sociali, sottraggono i figli a genitori indigenti, poveri, single, spesso spacciati per inadempienti, tossici. I bimbi vengono poi affidati con danari pubblici a strutture gestite da psicologi, cooperative e strutture “d’accoglienza” si prendono questi bambini per anni. Bambini merce. Oppure coppie altolocate li ricevono in affidamento. Bambini prede.

Questo è un fenomeno che va inquadrato nella dimensione più generale della rapina che le classi più ricche fanno sulle classi più povere. Di solito gli aspetti più evidenti e diffusi del sistema di redistribuzione della ricchezza sociale sbilanciato e iniquo, sono quelli che riguardano il mondo del lavoro, attraverso il peggioramento delle condizioni di sfruttamento della forza-lavoro, la messa a profitto dei servizi sociali e alla persona attraverso le privatizzazioni. In questo caso, la tratta dei bambini mediante istituzioni conniventi agisce nel contesto del "privato è bello" a cui tutti i partiti ci hanno abituati con le loro amminisrazioni loali negli ultimi decenni.

Ma la predazione di minori è un fenomeno che può avere punte anche politiche repressive, come nel caso dei figli delle donne desaparecidos in Argentina, negli anni ’70-80. Migliaia furono i bambini rapiti e fatti nascere prima di smistare le madri nei voli della morte dai fascisti di Videla, per poi essere affidate alle famiglie di ufficiali e personaggi del regime sanguinario dei generali.
In questo caso, una borghesia intoccabile e coperta dalle istituzioni, depredava con spirito vendicativo e repressivo i genitori che avevano osato fare del sindacalismo o dell’attività d’opposizione politica.

Qui e oggi, in Italia, abbiamo sempre una borghesia intoccabile e coperta da pezzi di istituzioni malsane e corrotte, che fa affari sui bambini o colma l’egoismo affettivo di coppie che non possono procreare nonostante tutti i quattrini che hanno.
Come già detto, questo business è possibile perché il welfare viene privatizzato e chi fa profitti può non avere intenzioni lecite e di reale assistenza sociale e di servizio alla persona.
Già il profitto non dovrebbe essere lecito nel welfare, ma questo passaggio ulteriore è l’estrema conseguenza della messa a profitto di ciò che per i cittadini dovrebbe essere dei diritti indiscutibili e acquisiti che lo stato garantisce attraverso un sistema pubblico di welfare.

Va da sé che la giustizia va a colpire i casi più eclatanti, ma non intaccherà mai il verminaio classista che i privilegiatio nella scala sociale hanno messo in piedi sulla pelle dei più disagiati.

Il capitalismo con le dinamiche neoliberali non produce storture sociali, ingiustizie e aberrazioni criminali. Il capitalismo è stortura, ingiustizia e aberrazione criminale per sua stessa costituzione, sul piano ontologico.



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